Fermiamo l'accordo separato tra Fim Uilm e
Federmeccanica
6 dicembre 2012 otto ore di sciopero
generale dei Metalmeccanici con manifestazioni regionali in tutta
Italia

Federmeccanica ha deciso di escludere il
sindacato più rappresentativo, la Fiom, proseguendo una trattativa separata con
sindacati minoritari quali sono Fim e Uilm, di trattare con il Fismic, un sindacato che esiste solo
negli stabilimenti Fiat nonostante la Fiat sia fuori da Federmeccanica e dal
CCNL, di fare un accordo separato con l'Ugl, sigla sindacale di scarsa
rilevanza tra i lavoratori metalmeccanici.
Federmeccanica continua a violare l'accordo
del 28 giugno 2011 che prevede, come chiede la Fiom, la definizione di regole
sulla rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali che
possono sottoscrivere il CCNL valido per tutti i lavoratori e prevede la
legittimità a negoziare per le organizzazioni sindacali che superano il 5% di
iscritti e nel voto nei rinnovi della RSU.
Federmeccanica, con il sostegno di
organizzazioni sindacali che non raggiungono neppure la soglia del 5%, estende
il modello Fiat a tutte le aziende metalmeccaniche, mette in discussione
l'esistenza stessa del Contratto Nazionale e rifiuta la proposta avanzata dalla
Fiom, il sindacato maggiormente rappresentativo tra i metalmeccanici, proposta
che vuole affrontare la gravissima crisi che colpisce i lavoratori e le aziende
metalmeccaniche attraverso un aumento salariale defiscalizzato per tutte le
lavoratrici e i lavoratori, una politica degli orari a salvaguardia
dell'occupazione a partire dal ricorso ai contratti di solidarietà, politiche
industriali a salvaguardia del settore e delle imprese
metalmeccaniche.
Federmeccanica esclude la Fiom e prosegue gli
incontri separati con coloro che hanno accettato di discutere la sua
piattaforma:
- a fronte di decine di migliaia di licenziamenti e di chiusure di fabbriche, con l'aumento della disoccupazione, della precarietà, del ricorso continuo alla cassa integrazione vogliono, con questa trattativa separata, aumentare l'orario di lavoro giornaliero e settimanale, vogliono aumentare lo straordinario obbligatorio a 250 ore annue creando ulteriore disoccupazione.
- mentre tutti ormai sanno, e riconoscono, che i lavoratori stanno
attraversando una gravissima emergenza salariale, che i nostri salari sono tra i
più bassi in Europa e non sono più sufficienti a garantire il potere d'acquisto
per i beni di prima necessità, intorno a un tavolo intendono discutere di come
non pagare ai metalmeccanici i minimi salariali garantiti dal Contratto
Nazionale e di come introdurre in azienda ulteriori deroghe ai diritti tutelati
dai contratti e dalle leggi.
- Fim e Uilm sono disponibili a mettere in discussione il pagamento
dei primi tre giorni di malattia e contemporaneamente nelle assemblee si
dimenticano questo tema e propongono ai lavoratori di iscriversi alla sanità
integrativa in un fondo nazionale a cui devolvere quote di salario; propongono
di sostituire le prestazioni pubbliche con una assistenza sanitaria contrattuale
tutta da verificare mentre le imprese chiedono la restituzione di un diritto
contrattuale certo e in vigore come il pagamento della malattia.
La Fiom non accetterà un accordo separato e a
perdere per i metalmeccanici, che peggiora le condizioni salariali, di vita e di
lavoro, e metterà in campo tutte le iniziative e le lotte necessarie per
contrastare e rendere inapplicabile nelle fabbriche lo smantellamento del
contratto nazionale.
Diciamo no a Federmeccanica partecipando allo
sciopero generale del
5/6
dicembre 2012 per la democrazia,
il contratto, il reddito, l'occupazione
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