mercoledì 29 febbraio 2012

Lettera Aperta (la riproponiamo)

Era Novembre 2010 quando ricevemmo questa lettera, vogliamo ricondividerla almeno in parte.
Un testo drammaticamente attuale.


LETTERA APERTA DI UN LAVORATORE ALTRAN ITALIA


Novembre 2010

Abbiamo deciso di inserire una “lettera aperta” di un collega che da molti anni lavora in Altran, in realtà la lettera era indirizzata alle rappresentanze sindacali, ma abbiamo valutato con la persona che ci ha scritto, che questo sfogo, legittimo, potesse diventare uno spunto di riflessione per tutti. Per ovvie ragioni il collega preferisce mantenere l’ anonimato, quello che interessa in fondo è il contenuto.




Sono stanco! Mi sono rotto le scatole di essere preso per i fondelli, e vi assicuro che vorrei essere molto più esplicito. Lavoro per il gruppo altran dal 2001, oltre 9 anni. Ci sono voluti diversi anni per capire la forza dell’ azienda per la quale lavoro. Sul mercato altran si ricorda per gli sponsor in formula uno, si ricorda per gli incontri che organizza a Palazzo Farnese a Roma per l’ ambasciatore di Francia e si ricorda perché è tra i principali fornitori di consulenza al gruppo finmeccanica in Italia.

Se spremo le meningi ricordo altran come l’ azienda che mi aveva promesso carriera, crescita anche dal punto di vista professionale ecc… ecc… Come dicevo mi ci sono voluti anni per capire con chi avevo a che fare, con un’azienda che si affida a manager capaci di succhiarti tutto, ti chiedono disponibilità, ti chiedono collaborazione, spesso anche di fare il loro lavoro. In altran si arriva a lavorare tranquillamente 50 ore a settimane, senza che venga riconosciuto nulla per il lavoro straordinario! In altran si fa di tutto per isolare gli uni dagli altri i lavoratori, tanto che quando si prende il cedolino tutti lo leggono nascondendosi. Potrei andare avanti molto a lungo per elencare tutti i diritti calpestati, ma sono sicuro vi annoierei perché meglio di me sapete come si vive qui. Voi ci siete arrivati prima di me e proprio voi devo ringraziare per ever ascoltato i miei sfoghi al telefono, via mail, per avermi dato quella disponibilità e quelle risposte che altrove non avevo trovato pur non avendo lo stesso contratto.

Oggi però non ho più resistito e vi scrivo perché non riesco più a capire a chi devo stare attento, sono confuso e ancora una volta rivolgo a voi metalmeccanici il mio sfogo (perdonatemi).

Ho preso coscienza di come si vive in altran, ho capito che con il vostro aiuto e in generale con l’ aiuto del sindacato possiamo e dobbiamo migliorare le condizioni di lavoro, ma PORCA MISERIA ! come è possibile che andiamo nella direzione di peggiorare le condizioni di lavoro e accettare l’ inaccettabile ??????????????

Un lavoratore Altran Italia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro lavoratore Altran Italia, eccoti una possibile, costruttiva alternativa.

http://www.ilcambiamento.it/evento/ufficio_scollocamento_primo_incontro_cimi_2012/