mercoledì 15 luglio 2009

LA FIOM CONFERMA IL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI

FIM E UILM: CHE DISDETTA!
Il Fatto :
La Fim-Cisl e la Uilm-Uil hanno unilateralmente deciso di disdettare il Contratto Collettivo
Nazionale di lavoro unitariamente definito e sottoscritto lo scorso 20 gennaio 2008 e che ha
scadenza per la sola parte economica il 31.12.2009 e per quella normativa il 31.12.2011.

--------------------------------------------

Il testo della lettera inviata da Fim e Uilm a Federmeccanica e Assistal è il seguente:

Con la presente,in base a quanto previsto dall’accordo interconfederale 15 aprile 2009 per
l’attuazione dell’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio
2009 relativamente a decorrenza e durata della contrattazione nazionale, vi
comunichiamo formale disdetta del Ccnl 20 gennaio 2008 per gli addetti dell’industria
metalmeccanica privata e alla installazione d’impianti.
Ci riserviamo di inviarvi al più presto le richieste di modifica che intendiamo apportare al
Ccnl, anche al fine di attivare le procedure di rinnovo.
Distinti saluti.
l Segretari generali
Fim‐Cisl e Uilm‐Uil
Giuseppe Farina
Antonio Regazzi
--------------------------------------------

IL CONTRATTO NAZIONALE È DEI LAVORATORI
La scelta della Fim e della Uilm di disdettare il Contratto nazionale 2 anni e mezzo prima
della sua scadenza predefinita è un fatto sindacale grave, illegittimo ed è un vero e proprio
schiaffo alle lavoratrici ed ai lavoratori metalmeccanici, alla democrazia, all’azione unitaria dei
sindacati.
1. Il Ccnl in vigore non è una “proprietà” di Fim e Uilm, ma è innanzitutto un diritto delle
lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici che se lo sono conquistato lo scorso 20
gennaio 2008, dopo una vertenza durata quasi 8 mesi e con oltre 50 ore di sciopero.

2. Il Ccnl in vigore è stato approvato e quindi validato democraticamente, tramite un
Referendum unitariamente indetto a cui le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici
hanno partecipato in massa . Alla faccia di ogni elementare regola democratica la Fim e
la Uilm hanno deciso la disdetta senza preventivamente consultare né chiedere il
mandato a nessun lavoratore metalmeccanico.

3. La disdetta di Fim e Uilm è illegittima ed inefficace, in quanto tra i firmatari del Ccnl in
vigore fino al 31.12.2011 c’è anche la Fiom-Cgil e noi non abbiamo nessuna intenzione
né di aderire né di accettare tale disdetta.
Al contrario, la Fiom-Cgil, intende dare piena attuazione agli impegni negoziali assunti
a partire dal rinnovo del biennio economico 2010-2011.

4. La disdetta di Fim e Uilm è un favore a Federmeccanica ed a tutte le controparti
datoriali.
Senza bisogno di fare nulla, le imprese, si trovano servita su un piatto d’argento
l’opportunità di poter rivendicare ed ottenere qualsiasi modifica normativa, a partire da
quelle peggiorative contenute nell’accordo separato sul modello contrattuale (dalla
deroga ai Ccnl, alla riduzione del valore punto, alla limitazione della libertà contrattuale
in azienda, all’introduzione dell’arbitrato e delle sanzioni verso le Rsu).
Del resto nella sua Assemblea nazionale Federmeccanica ha dichiarato la necessità che
nel Contratto nazionale sia resa possibile , alle imprese, la più ampia facoltà di gestione
unilaterale dell’orario e della flessibilità della prestazione lavorativa, in nome di una
risposta forte alla crisi in atto.

5. Con la disdetta del Ccnl in vigore Fim e Uilm mettono in discussione le condizioni per
poter ricercare e praticare azioni sindacali unitarie, in quanto considerano possibile
decidere unilateralmente e con il sostegno delle imprese, nuove regole contrattuali
che stravolgerebbero e peggiorerebbe tutte quelle unitariamente conquistate ed
attualmente in vigore.

La Fiom-Cgil considera che
Il Contratto nazionale e l’unità sindacale sono innanzitutto un diritto delle lavoratrici e dei
lavoratori metalmeccanici.

Per questo avevamo proposto a Fim e Uilm di concludere unitariamente il ciclo negoziale
aperto, rinnovando insieme il rinnovo del biennio economico, perché nel pieno di una crisi
economica senza precedenti, la divisione sindacale aiuta solo le imprese.

La Fiom non intende comunque rinunciare a questi diritti fondamentali dei lavoratori e
contemporaneamente difendere i posti di lavoro.

L’unico modo possibile per farlo è quello di mettere nelle condizioni tutti i metalmeccanici di
partecipare e decidere delle proprie condizioni di vita e di lavoro.

Non a caso, del resto, la pratica degli accordi separati è possibile in quanto si impedisce alle
lavoratrici ed ai lavoratori di poter votare e decidere sulle piattaforme e sugli accordi che li
riguardano.

La Fiom-Cgil invita quindi tutte le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici a partecipare alle
assemblee ed al Referendum per l’approvazione della piattaforma per il rinnovo del biennio
economico 2010-2011 e per rivendicare contemporaneamente il blocco dei licenziamenti per
la difesa dell’occupazione.

PER LA DIFESA DEL TUO SALARIO, DEI TUOI DIRITTI
DELL’OCCUPAZIONE E DELLA DEMOCRAZIA
VOTA LA PIATTAFORMA FIOM

Nessun commento: