venerdì 22 febbraio 2013

Incontro presso l' Unione Industriale di Roma

Fissata nuova data per l'INCONTRO:

Martedì 5 Marzo 2013   alle ore 11:00.

presso l' Unione Industriali di Roma

Dopo tale incontro, saranno organizzate le Assemblee Sindacali.

26 commenti:

Anonimo ha detto...

Possiamo sapere chi ha chiesto di spostare questo incontro, se l'Azienda o il Sindacato?

Anonimo ha detto...

La riunione è difficile da organizzare perché trovare un giorno libero per tutti i nazionali non è semplice seguono tante aziende è possibile che facilmente siano già impegnati teniamoci questa data e vedremo

Anonimo ha detto...

visto che rimane un pò di giorni a disposizione si possono indire delle assemblee per capire con il sindacato in che modo vogliono muoversi e cosa proporre ad Altran e a Unindustria? in questo modo sarebbe possibile presentare le nostre situazioni (dipendente monoreddito, con famiglia o single, coniugi in azienda, anzianità lavorativa ....)

Anonimo ha detto...

Le assemblee dopo l'incontro. All'inconto il sindacato non penso faccia controproposte ma semplicemente cercherà di "vedere" le carte dell'azienda. Teniamo conto che probabilmente il numero 128 è una sovrastima dell'azienda e questo numero potrà essere uno dei primi punti di trattativa.Il secondo punto saranno le eventuali indennità che l'azienda potrebbe decidere di riconoscere in caso di accordo e il terzo punto saranno le regole per la determinanazione delle persone. Un equilibrio tra questi tre aspetti è estremamente difficile soprattutto perchè non sappiamo quali siano i reali piani dell'azienda. Per fare un esempio , magari il numero reale delle persone è di 100 e quindi una riduzione da 128 a 100 sarebbe una "falsa" concessione e così per gli altri punti.
Ricordiamoci che l'azienda cerca un accordo per tre motivi, il primo sono i tempi e i costi diversi di una procedura concordata rispetto ad una "forzosa". Il sedondo è l'immagine che va all'esterno, verso i clienti e sicuramente un accordo è meno traumatico. Il terzo sono le potenziali iniziative che i lavoratori potranno fare (scioperi , pubblicità negativa ecc ecc)
Cosa importante sarà quindi la partecipazione alle assemblee post incontro, non tanto per quello che si andrà a dire ma soprattutto per dare "peso" e legittimità al sindacato in fase di trattativa. Con un adeguato peso il sindacato potrà tornare al tavolo e mettere sul piatto le proprie richieste.

Anonimo ha detto...

apprezzo il tuo ragionamento, ma rimango concreto:

1) concordata vs forzosa -> concordo

2) i clienti... queste procedure ad Altran le hanno insegnate proprio i clienti. inoltre non so da voi ma qui il cliente tira ad abbassar tariffa, più che a tenere a tutti i costi una testa. del resto il cliente di questa situazione che dovrebbe dire / fare ? "per manifestare il mio sdegno disdirò la comessa !"

3) sinceramente la storia promozionale di altran mi sembra assimilabile alla sorte elettorale di Berlusconi, mi spiego: vi garantisco che non ho quasi mai incrociato in circa 10 anni un collega che me ne parlasse bene. eppure presso il mondo esterno questo non sembra aver scalfito più di tanto le aspettative (forse correlabile al punto 2...)

Anonimo ha detto...

anche se il numero di 128 è una sovrastima , pensate che se fossero solo 50 quelli coinvolti ci sarebbe una motivazione ed un impegno minore nel tutelare questi lavoratori? se l'azienda riesce in questa manovra di riduzione, la applicherà tutte le volte che lo riterrà necessario quindi per molti più che 128 dipendenti... vorrei vedere un pò più di partecipazione da parte del sindacato , non solo per gli iscritti ... questo modo tiepido di intervenire di tutte le sigle sindacali è il motivo per cui non avete così tanti iscritti e perchè la gente non si convince a seguirvi!!

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

Forse non è chiaro che la scarsa sindacalizzazione non penalizza tanto il sindacato quanto i lavoratori!

Probabilmente chi parla di una Fiom "morbida" non ha partecipato spesso alle assemblee sindacali, dove, già diversi mesi fa, abbiamo affrontato il tema dei "licenziamenti collettivi".
E' stato spiegato chiaramente che la Fiom non firma accordi che prevedano il licenziamento delle persone, che siano esse 128 o "solo" 50.

Non vogliamo fare terrorismo ma neppure tranquilliziamo nessuno, abbiamo detto e ribadiamo, che prima delle Assemblee, prima di "fasciarci la testa", aspettiamo l'incontro della prossima settimana.

Anonimo ha detto...

Ma infatti, dire che la FIOM è troppo morbida chiaramente è una sciocchezza, semmai tipicamente è il contrario, non trattano, non accettano compromessi e lasciano che "i padroni" si mettano d'accordo con gli altri sindacati cosicché loro possano continuare a fare la parte dei duri e puri che non cedono mai di un millimetro.

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

Ognuno la pensi come vuole, ma dire che la Fiom-Cgil non firma accordi è un' affermazione che NON corrisponde al vero, è la stessa affermazione fatta da Marchionne, che non sa (o meglio fa finta di non sapere), che la Fiom-Cgil è il sindacato tra i metalmeccanici che sigla il maggior numero di accordi!
Chiaramente gli accordi che sigla non possono prevedere licenziamenti.

Dobbiamo ad esempio ricordare che senza un atteggiamento resposabile della Fiom-Cgil, la ex-Bertone di Grugliasco (oggi Maserati) sarebbe chiusa e i lavoratori senza un lavoro?

Forse qualcuno (un pò troppo di parte, di una certa parte), non ha capito che non è la Fiom-Cgil ad avere aperto una procedura di mobilità, e forse non conosce i rappresentanti sindacali, altrimenti certe affermazioni le avrebbe evitate.

Anonimo ha detto...

Che la Fiom non sia responsabile della situazione creata è fuori discussione, così come è fuori discussione il fatto che il nostro management sia a dir poco inadeguato (tanto per usare un eufemismo) e molte teste dovrebbero cadere; tuttavia, così come è doveroso pretendere che Altran la smetta di agire come una società di body rental e cerchi di valorizzare/riqualificare le proprie risorse (soprattutto chi è in IP), contemporaneamente penso sia altrettanto doveroso disfarsi di certi pesi morti, non-lavoratori che sono un peso per tutti.
Poi, gente simile è sicuramente minoritaria, non saranno certo in 128, 100 o 50, però è il principio del non voler mai lasciare a casa nessuno, di difendere sempre tutti, sia chi si sbatte veramente sia chi non fa un cazzo o è addirittura un danno (principalmente per chi ci deve lavorare assieme), che mi ha sempre perplesso.

Anonimo ha detto...

Ciao Anonimo delle 02:40. Sono d'accordo con te sul fatto che non voler lasciare a casa nessuno, compresi quelli che non fanno niente da mattina a sera non è corretto. Trovo altrettanto scorretto licensiare persone che attualmente lavorano presso un cliente e che per almeno tutto il 2013 ci rimarranno. cosa ne pensi?

Anonimo ha detto...

Sindacato fatevi dire chiaramente quale è il rationale seguito per sceglere le persone da mettere in mobilità.
Qui ho l'impressione che si vada a simpatie/antipatie dei BM, a quelli che pur lavorando da un cliente non vogliono fare attività extra commessa gratis (vedi attività impiegatizie tipo senior non retribuite) e che per questo nella media rendono meno come costo orario, eccetera. Per non parlare dei veri e propri protetti perchè amici di qualche bm/direttore.

Anonimo ha detto...

All'anonimo delle 2:40 vorrei far sapere che se ha troppo da fare, se si sta veramente sbattendo, io, dopo 7 mesi di CIGO, 1 mese di IP e la prospettiva di finire in mobilità sono dispostissimo a fare cambio. Vai tu in mobilità al posto mio, così ti puoi finalmente riposare. Io non ho mai chiesto di restare fermo, ho sempre dato la mia disponiilità per lavorare o fare formazione, ma non sono mai stato ascoltato.

Anonimo ha detto...

tu non dovevi dare disponibilità a fare formazione, te la dovevi fare, punto e basta, da solo.

Anonimo ha detto...

Leggete questo assurdo post della RSA commercio
(intendo assurdo per le risposte che dà l'azienda)
http://blog.sindacato-networkers.it/altran/

Alle prime domande che abbiamo rivolto all’azienda ci è stato risposto che:

“il fatto di essere impegnati su attività o meno non è rilevante. (quindi anche chi è da cliente e chi fattura può essere coinvolto)

gli esuberi sono individuati sulla base delle stime future di impiego di tali professionalità, stime a carattere generale non individuale.

a tali numeri, è bene sottolinearlo ancora, non corrispondono nomi e cognomi.

l’individuazione dei criteri idonei ad associare i numeri denunciati alle persone è attività oggetto di negoziazione sindacale.”

Tale Negoziazione inizierà nei termini di legge con una riunione da effettuarsi il prima possibile (entro la prossima settimana n.d.r.)

Faremo le assemblee nelle varie sedi nei giorni successivi alla prima riunione che sarà a Roma in Unindustria.

Il Coordinamento Nazionale RSA Commercio

Anonimo ha detto...

beh... e dove sta la novità ??
si sapeva benissimo che la situazione era questa.

Anonimo ha detto...

scusate ragazzi, parlo contro il mio interesse (sono su commessa), ma mi sento di dirlo: sarebbe stato più meschino dire "taglio gli interprogetto e via". il fatto che il taglio si rivolga a figure e non a teste allocate o meno è indica che quantomeno c'è un piano industriale. è poi vero che si dovrebbe far sforzo nel formare le persone sui settori di nuovo interesse, è altrettanto vero che a volte si sbatte contro muri di gomma

Anonimo ha detto...

piano industriale, ma che cosa state dicendo?
Andranno via chi non ha commessa e chi non ha il supporto dei BM/Direttori.

Piano industriale, ma fatemi il piacere! Stiamo parlando di ALTRAN!!
Non sa neanche come si scrive I N D U S T R I A L E !

Anonimo ha detto...

Ma come si fa a lavorare così, sapendo che appena esci dal cliente o superi i 40 anni vieni licenziato?
Non so voi, ma io sto avendo parecchie difficoltà.

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno

Anonimo ha detto...

sembra un pò la sorte delle ballerine di lap dance: ti perdi il cliente affezionato ed hai più di 40 anni --> fottuta/o.
Nella Lap Dance c'è un motivo: la ciccia si deteriora. Nell'ingegneria ?

Anonimo ha detto...

Certi commenti idioti da parte di chi si sente (per ora) al sicuro sono l'indice di poco senso della realtà

Anonimo ha detto...

direi invece che si cala perfettamente nel contesto, lo dimostra la domanda a cui non hai risposto: perché un ingegnere altran mediamente a 40 anni è fuori mercato ?

Anonimo ha detto...

Hai ragione, ma puoi pure togliere Altran dalla frase sostituendolo con "in Italia", ossia..
"un ingegnere in Italia mediamente a 40 anni è fuori mercato".
Se vuoi che ti dica il perché, probabilmente in questi anni sei stato sulla Luna o hai letto solo i quotidiani di regime o sportivi....
senza offesa.

Anonimo ha detto...

altran negli altri paesi come sta andando ?

Anonimo ha detto...

per aggiungere un commento all'anonimo del 05 marzo 2013 14:30, ma i nostri sindacati si tengono in contatto con i sindacati delle altre sedi europee di Altran (almeno quelle più vicine a noi), giusto per capire se ci sono altri colleghi che stanno vivendo la nostra situazione ed eventualmente fare una azione di controllo a livello europeo . per esempio sul sito : http://cfdt-altran.fr/lequipe-cfdt-altran/

ci sono i vostri colleghi sindacalisti di Altran France a cui poter scrivere e con cui relazionarsi in queste situazioni!!