martedì 9 novembre 2010

LETTERA APERTA DI UN LAVORATORE ALTRAN ITALIA


Abbiamo deciso di inserire una “lettera aperta” di un collega che da molti anni lavora in Altran, in realtà la lettera era indirizzata alle rappresentanze sindacali, ma abbiamo valutato con la persona che ci ha scritto, che questo sfogo, legittimo, potesse diventare uno spunto di riflessione per tutti. Per ovvie ragioni il collega preferisce mantenere l’ anonimato, quello che interessa in fondo è il contenuto.




Sono stanco! Mi sono rotto le scatole di essere preso per i fondelli, e vi assicuro che vorrei essere molto più esplicito. Lavoro per il gruppo altran dal 2001, oltre 9 anni. Ci sono voluti diversi anni per capire la forza dell’ azienda per la quale lavoro. Sul mercato altran si ricorda per gli sponsor in formula uno, si ricorda per gli incontri che organizza a Palazzo Farnese a Roma per l’ ambasciatore di Francia e si ricorda perché è tra i principali fornitori di consulenza al gruppo finmeccanica in Italia.

Se spremo le meningi ricordo altran come l’ azienda che mi aveva promesso carriera, crescita anche dal punto di vista professionale ecc… ecc… Come dicevo mi ci sono voluti anni per capire con chi avevo a che fare, con un’azienda che si affida a manager capaci di succhiarti tutto, ti chiedono disponibilità, ti chiedono collaborazione, spesso anche di fare il loro lavoro. In altran si arriva a lavorare tranquillamente 50 ore a settimane, senza che venga riconosciuto nulla per il lavoro straordinario! In altran si fa di tutto per isolare gli uni dagli altri i lavoratori, tanto che quando si prende il cedolino tutti lo leggono nascondendosi. Potrei andare avanti molto a lungo per elencare tutti i diritti calpestati, ma sono sicuro vi annoierei perché meglio di me sapete come si vive qui. Voi ci siete arrivati prima di me e proprio voi devo ringraziare per ever ascoltato i miei sfoghi al telefono, via mail, per avermi dato quella disponibilità e quelle risposte che altrove non avevo trovato pur non avendo lo stesso contratto.

Oggi però non ho più resistito e vi scrivo perché non riesco più a capire a chi devo stare attento, sono confuso e ancora una volta rivolgo a voi metalmeccanici il mio sfogo (perdonatemi).

Ho preso coscienza di come si vive in altran, ho capito che con il vostro aiuto e in generale con l’ aiuto del sindacato possiamo e dobbiamo migliorare le condizioni di lavoro, ma PORCA MISERIA ! come è possibile che andiamo nella direzione di peggiorare le condizioni di lavoro e accettare l’ inaccettabile ??????????????

Io chiedo la possibilità di protestare e anche di scioperare, io voglio che la vita di lavoro diventi dignitosa. Qui siamo all’ assurdo, c’è chi tenta di migliorare le condizioni di lavoro e c’è chi non ascolta i lavoratori, il loro voto e ripropone lo stesso documento nella speranza che venga approvato.

Chiudo parlando proprio del voto, ne ho parlato anche con altri colleghi e nessuno condivide il voto elettronico, vogliamo il voto segreto che garantisca la segretezza !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Vorrei che ci venisse messo per iscritto che nessuno anche volendolo fare può accedere anche solo teoricamente ai dati. A dirla tutta e per chiudere così come ho iniziato, rivedermi presentato lo stesso documento che abbiamo bocciato, BOCCIATO la vedo come una presa per i fondelli, il nostro voto è accettato solo se favorevole ???????

Un lavoratore altran

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con i contenuti di questa lettera. Il contratto integrativo proposto fa schifo e dopo essere stato bocciato ci viene riproposto tale e quale solo per far piacere all'azienda e probabilmente a qualche dirigente sindacale.
Ma mentre posso capire il comportamento dell'azienda (ma non approvare), proprio non posso capire il comportamento dei sindacati del commercio (le sigle se le sapete mettetele voi che a me vien da ridere).
Non e' ammissibile che un sindacato si comporti in questa maniera. O sono incompetenti o sono venduti.
Pertanto chiedo aiuto alla FIOM per cercare di boicottare con qualsiasi mezzo l'operato dei sindacati del commercio e se cio' non fosse possibile di iniziare una campagna di sensibilizzazione nei confronti di tutti i lavoratori affinche' votino contro questa farsa e far partecipare, esponendo i propri pareri, i dirigenti della FIOM alle eventuali prossime assemblee che si terranno in materia di contratto integrativo (visto che poi, se verra' approvato, se lo sorbiranno anche loro).

Anonimo ha detto...

Speriamo per noi del commercio sia possibile farsi tutelare dalla Fiom

Anonimo ha detto...

Signori, è dovere di tutti quanti, anche di quelli non iscritti ad alcun sindacato, sensibilizzare i propri colleghi a partecipare alle prossime riunioni sindacali per dire no a questa merda di contratto integrativo.

Anonimo ha detto...

Pienamente daccordo, anche io dipendente Altran.

Io sono stato assunto un po' più tardi del 2001 e quindi in tempi in cui già si sapeva che l'unico modo

per lavorare era andare in una agenzia di body rental a meno che non avessi papà con l'attività o 3 case

in affitto o una raccomandazione mostruosa o ti eri fatto qualche figlia di AD.

Quando penso ai gruppi come Altran penso che il loro obiettivo sia piazzare più gente possibile a prezzi

sempre maggiori o, meglio, con ricarichi sempre maggiori. (NOVITA' ? NO)
Il dramma delle agenzie interinali lo viviamo tutti i giorni, Biagi ha fatto un casino (RIP) ha praticamente bloccato il dialogo diretto tra domanda e offerta, inserendo queste figure pseudosociali delle agenzie interinali senza una regolamentazione adatta a limitarne l'abuso, contribuendo al declassamento del lavoro impegatizio sia sociale che economico.
Non ti sta bene? Ciao. Per fare i soldi o hai culo o rubi o entri in politica.

Non c'è quindi da stupirsi se accadono cose del genere.

In Altran la carriera esiste solo se stai simpatico a qualche BM (o n+K+q-1) o se per qualche motivo sei un venditore nato, insomma se fai business. Oppure puoi avere la fortuna che, stando in sede, incontri qualcuno che ti da fiducia e ti porta a vendere con lui.
Se stai sempre fuori chiaramente carriera non la fai.
Le risorse del personale hanno di fatto bloccato con i loro ridicoli assessment il progresso di carriera,

inserendo richieste palesemente assurde per il conseguimento degli obiettivi di carriera come il "fare

business".
E quindi si crea una disparità assurda all'interno dell'azienda tra chi "fa i soldi" e i poveri "consulenti idioti" che spesso da tali vengono guardati e trattati.
Chi lo sa quando le HR capiranno che tutto quello che gli hanno fatto studiare da body language al linguaggio motivazionale sono una sequela di cazzate buone solo per tenere la domanda (intesa come tutti quelli che cercano lavoro) ostaggio di politiche idiote?

In qualsiasi azienda che si rispetti c'è chi fa business e chi fa il tecnico, la confusione dei ruoli è

deleteria, sempre, e non ha alcuna giustificazione ne valenza industriale neanche quella del supposto concurrent enginnering.

L'unica cosa buona? Ci pagano in disoccupazione (ammortizzatori sociali) e c'è da dire che purtroppo, alcuni colleghi, di questo ne hanno fatto una ragione di vita.

Unknown ha detto...

Ciao a tutti, mercoledì ho un colloquio presso la sede di Milano. Volevo maggiori informazioni sull'azienda e sul tipo di contratto che di solito propongono. Ho visto sul sito che cercano molte figure diverse, si tratta di contratti a progetto?

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

Contatta un Rsu per avere maggiori dettagli.