martedì 2 febbraio 2010

SEDE DI TORINO: CESSIONE DI RAMO D' AZIENDA

L' AZIENDA HA DATO FORMALE COMUNICAZIONE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI AVER PREDISPOSTO UNA CESSIONE DI RAMO D' AZIENDA PER LA BUSINESS UNIT DENOMINATA INTERAMENTE B.U. CSI PIEMONTE

L' OPERAZIONE PREVEDE LA VENDITA ALLA AIZOON CONSULTING SRL CON SEDE IN VIA PO 14 A TORINO.

IL TRASFERIMENTO DEL RAMO D' AZIENDA E' PREVISTO AVVENGA IL 1° MARZO 2010 E COINVOLGERA' 94 LAVORATORI.

L' AZIENDA DICHIARA CHE RIMARRA' INVARIATO IL TRATTAMENTO ECONOMICO E NORMATIVO IN ATTO ALLA DATA DELLA CESSIONE.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualcuno mi sa spiegare tutto questo cosa significa?

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

Significa che Altran ha deciso di cedere le attività che svolge in CSI Piemonte con annessi tutti i propri dipendenti che ci lavorano attualmente o che ci hanno lavorato fino a qualche mese fa, questo per un totale di 94 persone.

94 persone assunte sulla sede Altran di Torino passeranno dal 1° Marzo da una società esterna.

Anonimo ha detto...

Se qualche lavoratore non volesse passare alla nuova società, può valersi di rimanere in ALTRAN in ogni caso?

Grazie

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

Purtroppo non ci sono molti margini per evitare questo passaggio forzato da una società all' altra.
Quello che invece si potrebbe tentare è strappare garanzie occupazionali a medio termine nella nuova azienda (per intenderci: ai 94 lavoratori si potrebbe strappare aal' azienda che acquisisce, la garanzia dell' occupazione per almeno 24 mesi)

Anonimo ha detto...

Scusate, ma cosa vuol dire "strappare all' azienda che acquisisce, la garanzia dell' occupazione..." che potrebbe assumerci il 1 Marzo e licenziarci il 3 Marzo??

Grazie

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

Molti dei lavoratori interessati da questa cessione sono giustamente preoccupati.
Il nuovo è visto come un' incognita ed è quindi motivo di attenzione.
Mettere qualche paletto come "garantire" tutti i posti di lavoro per il medio periodo ci mette al riparo anche dalle possibili criticità di una crisi economica non ancora superata.


Nessuna volontà di creare allarmismi, solo quella di provare a dare risposte e di essere presenti al tavolo dove cercheremo di capire le prospettive per chi rimane in Altran e per chi viene ceduto.

Anonimo ha detto...

Questa cosa dovrebbe fare riflettere molti di noi.
Oggi è toccato ai colleghi della divisione CIS, i LABS sono stati chiusi, per cui nessuno è immune da possibili cessioni o chiusure, così come da trasferimenti forzati.Affrontiamo e valutiamo sempre oggettivamente tutte le affermazioni che vengono diffuse dall'azienda.
Continuo a ribadire che le RSU Altran dovrebbero rafforzare la loro presenza in azienda facendosi conoscere meglio e di più dai dipendenti. Molti colleghi, soprattutto chi è al primo impiego, sono completamente all'oscuro di tutti questi movimenti.
Diffondete quanto più possibile queste informazioni e vedrete come le adesioni al sindacato aumenteranno.

Anonimo ha detto...

Se qualcuno crede che si possa "obiettare" ad una decisione del genere e poter fare gli interessi di 94 persone su 2400 (fonte sito Altran Italia)..suggerisco di chiudere il libro delle favole e aprire gli occhi.

Da quando siamo diventanti Altran siamo diventati numeri, commesse attive o passive..niente di più. Non ho bisogno che qualcuno si preoccupi per i prossimi 24 mesi visto che una s.r.l può chiudere da un giorno all'altro se finisce i soldi, grazie.

Anonimo ha detto...

Scusate ma secondo me si fa un po' troppo allarmismo. Movimenti come questi sono normali in un'azienda delle dimensioni di Altran. I Labs erano una divisione logistica. Chiudendo non è che i relativi consulenti allocati sulla stessa sono stati licenziati. Continuano a fare quel che facevano. E' cambiato solo il riferimento interno. Per la divisione GOV, la situazione è sicuramente più delicata ma non così terribile. Non è stata venduta la divisione, ma il ramo che vede consulenti impiegati in CSI. Per questi ci sarà un cambiamento che non è diverso da tanti già visti. Io ho fatto parte di CEC che era una S.r.L. CEC in passato ha assorbito Pool Consulting. Poi c'è stata la fusione in ALTRAN. In tutto questo a me non è che è cambiato tanto, anzi...

Anonimo ha detto...

E' giusto non creare allarmismo, però vorrei fare due osservazioni rispetto all'ultimo commento inserito:
1- le acquisizioni di cui parli tu era tutte di aziende già parte del gruppo Altran (Aizoon è la concorrenza)
2- 94 persone su 136 (come risulta da km) è il 70% della divisione !!!!

Anonimo ha detto...

Quoto l'ultimo intervento aggiungendo che la mia riconferma in CSI col passare degli anni è dipesa dalle mia capacità e dal mio impegno e non certo dal "cappello/maglietta" con cui ero presentato.
E poi.. l'ottimismo vola!! ;)

Anonimo ha detto...

Adesso i LABS sono una diventati una divisione logistica, ma non erano invece definite come "LABS – Research & Development" e veniva detto " Divisione strategica LABS – Laboratories è dedita all’innovazione e al trasferimento tecnologico" , certo che se si cambiano le definizioni in base a quello che fa più comodo al momento non c'è mai possibilità di dialogo.
A me i LABS l'hanno sempre presentata come la divisione che permettesse ad Altran di mantenere il Know How aziendale e quello che ho riportato prima è presente sul sito Altran, ti consiglierei di andartelo a leggere.

Non voglio neanche io fare allarmismi ma smettiamola di parlare di aziendalismo e senso di appartenenza, alla fine siamo soggetti tutti alle leggi del mercato.

Anonimo ha detto...

1) I LABS non sono chiusi come erroneamente si continua a ripetere ma sono stati divisi e associati alle divisione ASD ecc,
2) La divisione di questi serve a rendere l'offerta più flessibile ed il motivo è identico al perchè esistono ASD, AIT, EILIS ecc anzichè un unico calderone.
3) La cessione del ramo d'azienda che piaccia o meno è una pratica comune che, a meno di non avere dati oggettivi di cui parlare, l'azienda può esercitare. Se non ci sono dati oggettivi allora sono chiacchiere da Bar, che intendiamoci, ci stanno pure, ma possono avere effetti inattesi.
4) I LABS erano una divisione con lo scopo di rendere trasversale il Know Out Aziendale... conservarlo non ha senso. Per capire il concetto provare a farvi assumere nel ferroviario e dopo 5 anni a rivendervi nel biomedicale o automotive. Vediamo chi ci riesce.
4) La maglietta o il sindacato può intervenire in piccole beghe. Se ci sono rogne grosse come Cassa integrazione o chiusura distabilimenti, vedi fiat a termini imerese o Eutelia a Roma. Neanche le pressioni del governo valgono nulla. In tutto questo, per quel che mi riguarda, ho scelto il mestiere del consulente perchè credo nella mia professionalità e nella flessibilità che questo mestiere può dare. Quello a cui assisto in questi gioni, per me, può tradursi in opportunità. Se volevo qualcosa di più statico, mi davo alla dipendenza statale.

Anonimo ha detto...

Concordo nel non voler creare allarmismo, e confido nel fatto che, con ogni probabilità, il passaggio alla nuova azienda migliorerà la vita lavorativa di noi tutti, che abbiamo scelto il lavoro di consulente credendo nella nostra professionalità e invece veniamo trattati alla mercè di pacchi postali.
Concordo altresì nell'affermare che bisognerebbe discutere su dati oggettivi. Purtroppo, ad oggi, la questione è proprio questa. NON CI SONO DATI OGGETTIVI. Tutto quello che è noto arriva da voci di corridoio, o comunicazioni più o meno informali.
E allora mi domando, quanto dovremo attendere per avere una comunicazione chiara e ufficiale da chicchessia ? Azienda, sindacati, poco importa. L'importante è avere notizie chiare e certe. Siamo a poco più di due settimane di quello che per molti sarà il più importante cambiamento lavorativo nell'arco di anni, e nessuno si è degnato di comunicare nulla alle persone interessate.
Dov'è stata messa la dignità dei lavoratori in questo momento ? E il rispetto per le persone che, magari per anni, hanno diffuso con la propria professionalità l'immagine del brand (uso una parola che tanto piace a coloro che si occupano di marketing) Altran ?
Zero rispetto e zero dignità, questo, più di ogni cosa mi preoccupa enormemente oggi.
Inoltre, pur non essendo un leguleio, mi pare di aver capito che la configurabilità di un trasferimento aziendale, e, quindi, l'applicabilità dell’articolo 2112 del Codice civile prevede che la cessione abbia in oggetto un complesso di beni organizzati, e non un gruppo di lavoratori addetti ad una struttura aziendale priva di autonomia organizzativa, pur anche se caratterizzata dall’estrema eterogeneità delle funzioni degli addetti. Tant'è che pare non siano poche le cessioni di qeusto genere, annullate in fase processuale, proprio per la mancanza di questi requisiti. Ma di tutto cio' bisognerebbe chiedere conferma a chi fa questo di mestiere... ma senza informazioni precise ovviamente risulta molto difficile avere delle risposte precise.
Quindi in questo caso, eviterei di tentare di affossare questa decisione nell'indifferenza, nascondendomi dietro un sibillino "è pratica comune". Sarà anche pratica comune... ma è tutto da verificare che sia anche pratica corretta e onesta.
Cordialità

Anonimo ha detto...

1)"Associati e divisi". Definiamolo come ci pare ma di fatto non esistono più.
2)"I LABS servivano a rendere l'offerta anche più flessibile", e adesso sono in tanti calderoni più piccoli e si è perso il motivo della loro esistenza.
3)E quali sarebbero i dati oggettivi? Se ce li spiegassero in vece di bombardarci di informazioni inutili potremmo essere maggiormente consapevoli di quello che succede ai nostri colleghi e che potrebbe succedere anche a noi un giorno. E valutare correttamente le scelte aziendali, visto che siamo anche noi parte di questa azienda.
4)Torno a ripetere se si cambiano le definizioni in corso d'opera non si può mai trovare una soluzione. Questa è una delle tante definizioni " una struttura trasversale che avesse il compito di governare, accrescere e condividere il know how aziendale" . D'accordo sul fatto che fosse trasversale ma i sui compiti mi sembrano chiari.
5)In effetti non risolve niente avere la maglietta o il sindacato, quello che dovrebbe esistere è un'informazione corretta e non inquinata dalle continue proclamazioni di grandezza ma anche nell'affrontare i problemi quotidiani dei lavoratori ( buoni pasto, trasferte, straordinari, trasferimenti forzati di sede, aumenti di stipendio contrattualmente previsti mascherati da premi, carriera zero ...).
Inoltre il fatto che si lavora per società di consulenza non è sempre legato a scelte personali, ma si è obbligati dal mercato, vorrei vedere quanti di noi rifiuterebbero proposte di assunzione diretta da parte di grandi società o del cliente presso il quale lavorano.
La flessibilità e professionalità è quello in cui crediamo quasi tutti, ma non per tutti è stata una scelta, ed inoltre non è detto che cambiare cliente per continuare a fare sempre le stesse cose sia flessibilità, proviamo a dare la definizione giusta, chiamamolo bisogno di lavorare.
Quello che desidero io è meno ipocrisia e maggiore onestà intellettuale da parte di chi ci propina una marea di false informazioni al momento dell'assunzione.

Anonimo ha detto...

Le aziende, purtroppo, non sono democrazie ma oligarchie. Noi siamo legate a queste da contratti di lavoro e possiamo pretendere quanto scritto sugli stessi o quanto denunciato nei contratti nazionali. Il resto sono facili assunzioni come la seguente

"Inoltre il fatto che si lavora per società di consulenza non è sempre legato a scelte personali, ma si è obbligati dal mercato, vorrei vedere quanti di noi rifiuterebbero proposte di assunzione diretta da parte di grandi società o del cliente presso il quale lavorano."

Questo non riguarda l'azienda e non si deve riflettere su essa. Sarebbe bello poter cavalcare il cavallo giusto quando conviene. Quanti consulenti Altran avrebbero, due anni fa, voluto far parte di Motorola o Siemens... ed oggi in quanti ne vorrebbero ancora far parte?

Anonimo ha detto...

A me sembra che questo blog più che dare chiarimenti confonda le idee.

epujsv ha detto...

A parte bloggare ed esprimere i propro dubbi sul web (utile) ma a quando i sindacati indiciranno un'assemblea per la sede di Torino ai lavoratori di Altran Italia e potranno spiegare e dare indicazioni in riguardo?
Informatevi sui siti dell'inps per ogni tecnicismo e vedete di AGIRE invece di PARLARE.

FIOM ALTRAN INFORMA ha detto...

La Fiom Cgil sta seguendo con molta attenzione quanto sta accadendo in altran e nello specifico questa cessione di ramo d' azienda, ne è la prova l' aver deciso di divulgare l' informazione sia nella bachaca sindacale presente in azienda che su questo blog.

La legge prevede che le organizzazioni sindacali possano richiedere entro 7 giorni dal ricevimento della comunicazione di cessione, un incontro all' azienda la quale dovrà concederlo in tempi strettissimi.

Nonostante non ci siano lavoratori metalmeccanici coinvolti in questa procedura, intendiamo richiedere un incontro all' azienda per capire cosa sta sotto a quest' azione e quali siano le prospettive future sia per chi viene ceduto che per chi rimane in altran.

Purtroppo la Fiom-Cgil NON è titolata ad indire un' assemblea sindacale per i lavoratori con ccnl commercio.
L' Rsu della Fiom così come ha fatto in questi giorni è disponibile ad incontri informali con tutti i lavoratori.

Anonimo ha detto...

non e' nulla di preccupante questa cessione, e' l'esatto contrario dela fusione fatta anni fa , il titolare di aizoon e' un degli ex proprietari di rsi (Franco Cornagliotti) che con la moglie a fondato Aizoon , si riprende a prezzo piu' basso cio' che aveva venduto prima ad Altran.

Peccato solo che le cessioni di fanno su rami che generano perdite e non quelle che generano fatturato con le persone allocate.

grande Cornagliotti !!!!!!!

Anonimo ha detto...

Cessione ramo d'azienda:
A mio parere e' una incognita (non positiva)