Fermiamo l'accordo separato tra Fim Uilm e
Federmeccanica
6 dicembre 2012 otto ore di sciopero
generale dei Metalmeccanici con manifestazioni regionali in tutta
Italia
Lunedì 22 ottobre 2012, dopo il
primo incontro del 1 ottobre, si è svolto un'ulteriore incontro con
Federmeccanica sullo stato dei rapporti sindacali nella nostra categoria nel
quale è emersa la volontà di Federmeccanica di rigettare la proposta della Fiom
in alternativa agli accordi separati, per un accordo unitario, della durata di
un anno, per il lavoro e per un'industria di qualità ambientalmente sostenibile.
Federmeccanica ha deciso di escludere il
sindacato più rappresentativo, la Fiom, proseguendo una trattativa separata con
sindacati minoritari quali sono Fim e Uilm, di trattare con il Fismic, un sindacato che esiste solo
negli stabilimenti Fiat nonostante la Fiat sia fuori da Federmeccanica e dal
CCNL, di fare un accordo separato con l'Ugl, sigla sindacale di scarsa
rilevanza tra i lavoratori metalmeccanici.
Federmeccanica continua a violare l'accordo
del 28 giugno 2011 che prevede, come chiede la Fiom, la definizione di regole
sulla rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali che
possono sottoscrivere il CCNL valido per tutti i lavoratori e prevede la
legittimità a negoziare per le organizzazioni sindacali che superano il 5% di
iscritti e nel voto nei rinnovi della RSU.
Federmeccanica, con il sostegno di
organizzazioni sindacali che non raggiungono neppure la soglia del 5%, estende
il modello Fiat a tutte le aziende metalmeccaniche, mette in discussione
l'esistenza stessa del Contratto Nazionale e rifiuta la proposta avanzata dalla
Fiom, il sindacato maggiormente rappresentativo tra i metalmeccanici, proposta
che vuole affrontare la gravissima crisi che colpisce i lavoratori e le aziende
metalmeccaniche attraverso un aumento salariale defiscalizzato per tutte le
lavoratrici e i lavoratori, una politica degli orari a salvaguardia
dell'occupazione a partire dal ricorso ai contratti di solidarietà, politiche
industriali a salvaguardia del settore e delle imprese
metalmeccaniche.
Federmeccanica esclude la Fiom e prosegue gli
incontri separati con coloro che hanno accettato di discutere la sua
piattaforma:
- a fronte di decine di migliaia di licenziamenti e di chiusure di fabbriche, con l'aumento della disoccupazione, della precarietà, del ricorso continuo alla cassa integrazione vogliono, con questa trattativa separata, aumentare l'orario di lavoro giornaliero e settimanale, vogliono aumentare lo straordinario obbligatorio a 250 ore annue creando ulteriore disoccupazione.
- mentre tutti ormai sanno, e riconoscono, che i lavoratori stanno
attraversando una gravissima emergenza salariale, che i nostri salari sono tra i
più bassi in Europa e non sono più sufficienti a garantire il potere d'acquisto
per i beni di prima necessità, intorno a un tavolo intendono discutere di come
non pagare ai metalmeccanici i minimi salariali garantiti dal Contratto
Nazionale e di come introdurre in azienda ulteriori deroghe ai diritti tutelati
dai contratti e dalle leggi.
- Fim e Uilm sono disponibili a mettere in discussione il pagamento
dei primi tre giorni di malattia e contemporaneamente nelle assemblee si
dimenticano questo tema e propongono ai lavoratori di iscriversi alla sanità
integrativa in un fondo nazionale a cui devolvere quote di salario; propongono
di sostituire le prestazioni pubbliche con una assistenza sanitaria contrattuale
tutta da verificare mentre le imprese chiedono la restituzione di un diritto
contrattuale certo e in vigore come il pagamento della malattia.
La Fiom non accetterà un accordo separato e a
perdere per i metalmeccanici, che peggiora le condizioni salariali, di vita e di
lavoro, e metterà in campo tutte le iniziative e le lotte necessarie per
contrastare e rendere inapplicabile nelle fabbriche lo smantellamento del
contratto nazionale.
Diciamo no a Federmeccanica partecipando allo
sciopero generale del
5/6
dicembre 2012 per la democrazia,
il contratto, il reddito, l'occupazione
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